Si chiude un anno con le ultime sere di questo Dicembre nelle quali si medita, tessendo i fili del tempo, quanto abbiamo vissuto nella nostra scuola in questo mese di attesa.
C’è una luce pulita, tutta nuova mentre scrivo queste righe nelle quali vorrei ripercorrere per voi, tutti gli eventi che ci hanno visti impegnati con le braccia e col cuore dall’inizio del tempo d’Avvento e che si sono conclusi con l’ultimo giorno di scuola che ha dato il via al riposo dei giorni di Natale.
La Festa d’Avvento è stato l’inizio di questo cammino dicembrino in cui ogni bambino, ogni maestro e ogni genitore ha potuto esprimere il proprio sentimento di attesa in molte attività che hanno colorato la nostra scuola di colori caldi, inondato di profumi corridoi e classi, riempiendo le giornate di piccole gioie e vere sorprese.
Una festa che ha visto tutti impegnati: chi ha lavorato instancabilmente per preparare ogni sorta di bontà; chi ha donato il proprio saper fare per dare vita a laboratori di ogni sorta, lana, stelle, corone d’abete e molto altro.
E poi i bambini e i ragazzi, veri protagonisti di una festa che è sempre attesa e preparata con gioia di donare. Si, una gioia vera quella che pervade il cuore di ogni bambino della scuola nel momento del far dono di quanto si vive durante il lavoro scolastico e che questa festa, come anche quella di Primavera, ne è la manifestazione più sentita. Dal più piccolo al più grande, ognuno con la particolare sfumatura che è propria dell’età e della classe ne ha illuminato l’apertura con un canto, con poesie, con la musica e col gesto.
Di questo Dicembre poi fa parte uno degli appuntamenti più importanti per i quali vi è un raccoglimento e una preparazione speciali: la Spirale D’Avvento.
E’ un momento cardine nel ciclo annuale di una scuola che vede tutti i bambini coi loro maestri raccolti in un cerchio attorno a quella che, manifestandosi come una spirale di rami di pino profumato cosparsa di stelle d’oro, è a tutti gli effetti una porta che si apre verso un percorso di introspezione. Con una mela rossa fra le mani, sulla quale è posta una candela, si percorre la spirale sino al suo centro dove la candela prenderà la luce e dopo averla posta con cura sopra una stella si ripercorre il cammino inverso.
La Spirale d’Avvento è a tutti gli effetti l’evento che segna l’entrata nel periodo delle quattro settimane che precedono il Natale; esso parla al cuore e indica la via da percorrere per giungere alla Luce.
Fuori è buio, l’aria è frizzante e le prime lucine dei decori natalizi si accendono e ci ricordano, anche se pregne di mondanità e quasi svuotate del vero significato che in tempi antichi aveva l’atto di accender lumi nell’Inverno imminente, che la Luce sta per tornare col Solstizio.
Poco prima di questo momento, che precede il giorno di Natale, altri due eventi vedono i nostri bambini e ragazzi trepidanti e indaffarati: San Nicolò e Santa Lucia.
Uno arriva silenzioso, lasciandosi dietro una scia di polvere di stelle e riempiendo con dolci e frutta un sacchettino che ogni bimbo ha cucito e ricamato con le sue mani, scruta bene il fondo delle scarpe a che siano state ben pulite prima di lasciarci dentro una piccola stella e se ne va; l’altra arriva su di un asinello e anche lei, con dolcezza, bussa al cuore e invita a prepararsi alla festa della Luce che sta per arrivare, al Natale.
Insomma, è stato un tempo laborioso quello dell’Avvento; un tempo in cui, usando tutto quanto la natura e la mano dell’uomo ci ha messo a disposizione, l’immaginazione si fa tangibile nelle più svariate forme a testimonianza di quanto il sano lavoro in un anno conduca a un ricco raccolto.
E ora il vento gelido del cuore d’Inverno, che tutto pulisce, staccando dall’albero anche l’ultimissima foglia morta, da il via a un nuovo ciclo della vita, a un nuovo anno pronto per noi che altro attende se non ancora un sano e umano lavoro.
Felice nuovo ciclo.
Maestra Alessia