Quest anno la classe V^-VI^ si è recata in gita nella splendida Isola d’Elba. Luoghi incantevoli, fatti di azzurri, blu, verdi, neri e scintillanti colori, nonché temperature estive ci hanno accolto. Motivo di questa meta è stato, per la classe VI^, la visita delle miniere con relative raccolte di minerali, mentre per la classe V^ un’interessante varietà botanica. Per tutti poi la visita ad uno dei luoghi prediletti dalla civiltà etrusca. Ma … andiamo con ordine.
La classe VI^ sta affrontando l’epoca di Mineralogia. Il ragazzo dodicenne, che attraversa un momento di grande cambiamento fisico ed interiore, che vede allungarsi gli arti e più in generale la parte ossea del proprio corpo, entra in contatto per la prima volta nel suo sviluppo con quella che è la sua parte ossea, minerale. Parallelamente a questa nuova percezione che egli sperimenta nel fisico, il ragazzo avverte, vive l’elemento minerale anche nel mondo che lo circonda. E quali sono le qualità che reca in sé l’elemento minerale? Naturalmente la durezza, il peso, le linee rette, gli spigoli. Ecco, il ragazzo dodicenne si muove in questi elementi. Ed è per questo che il piano di studi Steiner Waldorf porta incontro al ragazzo di quest’età il mondo minerale con la ricchi essa delle sue infinite varietà di pietre, tutte accomunate dalle qualità menzionate: le pietre sono dure, pesanti, spigolose, …
La classe VI^ si è preparata all’uscita all’isola d’Elba con una prima settimana di epoca, si è poi (letteralmente) tuffata nell’esperienza in gita raccogliendo piriti (a forma pentagonale o cubica dodecaedrica), quarziti, calciti, ematiti, magnetiti, rocce con feldspati graniti, tutto questo in miniere a cielo aperto luccicanti come (a detta dei ragazzi” “splendidi glitter” e in miniere sotterranee, buie, fredde, profonde, dove hanno potuto respirare la vita dei minatori che fino a soli 30 ani fa vi hanno lavorato. Un’esperienza, il visitarle, per i ragazzi, decisamente impressionante! Tornati a casa concluderanno l’epoca forti di quanto osservato e imparato.
La classe V^, pur avendo partecipato a tutte queste scoperte sempre insieme alla VI^, ha dedicato attenzione anche alla botanica autoctona, scoprendo cisti e ginestre (una delle quali cresce solo all’Elba e in Corsica) e, nonostante l’aspetto invitante che la fa assomigliare ad un morbido muschio, se la si tocca la si scopre assai pungente, quasi spinosa.
Ci siamo appostati in diversi punti sulla riva del mare o in cima al Monte Capanne a disegnare queste piante dal vivo e ne sono nati bei lavori che andranno, una volta rientrati a scuola, a completare l’erbario che ciascun bambino ha preparato nell’epoca di botanica precedente alla partenza. Il mondo delle piante per il bambino di V consente di gettare lo sguardo sull’ambiente fuori da sé e i vegetali gli portano incontro le qualità più disparate che l’essere umano può riconoscere nella propria anima o in quella dei suoi simili: leggerezza o pesantezza, vanità o modestia, lentezza o premura, saggezza o fanciullezza e così via, in un ampio ventaglio di qualità animiche.
La gita è anche momento di condivisione, di divertimento, di risate a non finire, magari come in questo caso mentre ci si rinfresca nell’acqua limpida del mare a fine pomeriggio. Condividere cinque intere giornate insieme è per i ragazzi un’esperienza ricca e altamente formativa, in cui non mancano momenti di difficoltà o di nostalgia (sì, anche a 11-12 anni!) ma da cui si torna più forti e con una bagaglio più pieno. Più pieno di nuovo letteralmente! Perché bambini e ragazzi sono tornati portando nei loro zaini pietre di ogni genere e diari di viaggio colmi di racconti avventurosi, e nei loro cuori, grande gioia.
Maestra Alessandra F.
ED ECCO ALCUNE TESTIMONIANZE DEI RAGAZZI
PRIMA DELLA GITA
“Approfondendo la storia siamo arrivati agli Etruschi: un popolo geniale! Gli Etruschi lavoravano ferro, rame e bronzo. Questi metalli li estraevano all’Isola d’Elba ed è lì che si svolgerà la mia gita di quest anno. Poi ci sono molte piante che disegneremo su fogli speciali per Botanica”
DAI DIARI DI VIAGGIO
“ A Capoliveri abbiamo visitato la minera del Ginevro. Qui più di 30 anni fa i minatori lavoravano, toglievano il ferro dalle pareti dopo aver fatto esplodere la dinamite. Faceva impressione pensare ai minatori che passavano la maggior parte del tempo a faticare spostando massi per trovare la magnetite.”
“Siamo andati all’Enfola e sulla scogliera abbiamo potuto osservare un gabbiano con il suo piccolo”.
“Chissà cosa faranno stasera a cena, sicuramente qualcosa di buonissimo! Poi andrò a dormire e non vedo l’ora di svegliarmi domani per un’altra splendida giornata!”
DOPO LA GITA
“All’isola d’Elba ho imparato molte cose sulle rocce e i minerali! Questa gita mi ha colpuito: è stata faticosa, ma la più bella”.
“Sono tornata con un bel ricordo, pieno di avventure ed emozione. Questa gita rimarrà per me la più bella!”.
“Mi dispiace tanto che la gita sia finita, ma per me è stat la più bella di quelle fatte finora”.
“Passando per la Toscana, un paesaggio diverso si estendeva. Prima il mare. Poi l’Appennino. Era diverso, come se qualcosa di nuovo entrava nel mio mio cuore … nuove esperienze, nuove occasioni…. Nessun ricordo era stato così divertente con la mia classe! Nessuno tranne questo! … è stata troppo colma di gioia!”.