PROGETTO EDUCATIVO D’ISTITUTO E PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA DEL GIARDINO D’INFANZIA “GIALLO ORO”
ANNO SCOLASTICO 2016-2019
SOMMARIO
- PREMESSA
- CENNI STORICI
- IL PRIMO SETTENNIO NELLA PEDAGOGIA STEINERIANA
- STORIA DELL’ASILO
- PRINCIPI EDUCATIVI
- CONTINUITA’
- FORMAZIONE INSEGNANTI
- LA STRUTTURA DELLA SCUOLA
- FINALITA’ EDUCATIVE
- CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA
- SITUAZIONE AMBIENTALE
- MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ ATTIVITA’
- IL COLLEGIO DELLE MAESTRE D’ASILO
- MEDICO SCOLASTICO
- TIROCINI E STAGE
- ORARIO
- MENSA E ALIMENTAZIONE
- COLLOQUI E RIUNIONI
- FESTE
- PERSONALE DOCENTE E AUSILIARIO
- PROGETTO ALIMENTAZIONE E SALUTE
- PROGRAMMA ANNUALE ATTIVITA’ DEL GIARDINO D’INFANZIA “GIALLO ORO”
- AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016 – 2019
1. PREMESSA
Questo documento, elaborato dal Collegio Insegnanti, si basa sugli indirizzi generali, sull’insieme delle scelte formative, culturali, organizzative ed operative che caratterizzano gli asili steineriani.
L’asilo steineriano è una scuola libera e aconfessionale, inserito nella realtà territoriale della Provincia di Gorizia e si propone come luogo di formazione, di educazione per consentire al bambino un sano e graduale sviluppo della propria individualità.
I principi ispiratori sono la pedagogia steineriana, l’antropologia steineriana e l’autoeducazione del maestro.
Ci sono soltanto tre modi efficaci per educare: con la paura,
con l’ambizione,
con l’amore,…… noi rinunciamo ai primi due.
Rudolf Steiner
2. CENNI STORICI
La pedagogia Steineriana è sostenuta da un movimento pedagogico che deve le sue origini alla fondazione della scuola Waldorf a Stoccarda per iniziativa dell’industriale Emil Molt, verso la prima metà del 1900. La pedagogia Waldorf nacque nel caos economico e sociale che seguì alla prima Guerra Mondiale. Crollano le vecchie forme sociali e coloro a cui stava a cuore il destino dell’Europa si misero alla ricerca di nuovi orientamenti: tra questi Emil Molt, direttore della fabbrica di sigarette Waldorf -Astoria di Stoccarda (Germania).
Egli si rivolse a Rudolf Steiner, fondatore del movimento antroposofico e, in quel periodo, una delle personalità di maggior spicco tra un gruppo di studiosi impegnati nel rinnovamento sociale.
Emil Molt chiese a Steiner di appoggiare la creazione di una scuola per i figli dei dipendenti che lavoravano nella sua fabbrica. Sei mesi più tardi, nel settembre del 1919, venne inaugurata la prima scuola Waldorf che disponeva di dodici insegnanti per otto classi e duecentocinquantasei scolari.
Le trasformazioni non avvengono mai da sole, ma nascono dal lavoro di persone impegnate, che possono mutare il pensiero di un’intera epoca.
Rudolf Steiner nacque in Austria nel 1861; studiò scienze naturali e umanistiche a Vienna e più tardi pubblicò per la prima volta gli scritti scientifici di Goethe.
Dopo essersi trasferito a Berlino nel 1897, si impegnò nella scuola di formazione per operai e cominciò a tenere delle conferenze nell’ambito della Società Teosofica.
Successivamente si separò dalla Società Teosofica, fondò nel 1913 la Società Antroposofica indipendente e diede impulso a molti campi della vita culturale, sociale e scientifica.
Il fulcro del suo lavoro fu una comprensione “allargata” dell’uomo e del suo rapporto con le forze del microcosmo e del macrocosmo.
La prima scuola Waldorf divenne l’esempio per numerose altre nel resto dell’Europa e negli Stati Uniti d’America; oggi le scuole steineriane sono centinaia in tutto il mondo.
Il movimento pedagogico steineriano raggiunse Milano e si concretizzò nell’apertura di un asilo nel 1946 come gruppo di gioco. Le classi elementari furono aggiunte anno dopo anno ed attualmente comprende anche le classi del liceo.
Nel frattempo altri asili ed altre scuole steineriani di lingua italiana, oltre ai nostri di Borgnano, sono sorti a Lugano, Roma, Oriago di Mira (VE), Torino, Sagrado (GO), Merano (BZ), Bologna, Firenze, Trento, Padova, Verona, Vicenza, Treviso, Palermo e Como.
Attualmente questa pedagogia vive in circa quaranta scuole sparse in tutta Italia, rappresentate dalla “Federazione delle Scuole Steiner-Waldorf in Italia”.
In alcune città si sono costituite Associazioni di genitori con l’intento di preparare e rendere possibile, dal punto di vista culturale e da quello economico, la fondazione di nuove scuole.
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3. IL PRIMO SETTENNIO NELLA PEDAGOGIA STEINERIANA
Secondo Rudolf Steiner il bambino non è soltanto un involucro da riempire di nozioni, ma una individualità ben definita, che deve avere la possibilità di manifestarsi nel mondo.
L’obiettivo di questa scuola è dare al bambino la possibilità di esprimersi in completa libertà, usando l’autorevolezza di cui ha bisogno, aiutandolo nell’armonioso sviluppo di tutti i suoi elementi costitutivi per favorire il giusto inserimento dell’elemento psichico-spirituale in quello fisico, cercando di rimuovere difficoltà ed ostacoli.
…”una scuola libera è quella che permette ad insegnanti ed educatori di determinare autonomamente tutto ciò che, partendo dalla loro conoscenza
dell’uomo e del mondo e dal loro amore per i bambini, ritengono importante introdurre nel sistema educativo”…
Rudolf Steiner
Il bambino è un essere in divenire. Per questo ogni azione pedagogica deve tenere conto di due cose: la prima è che lo sviluppo va da un passato verso un futuro, lungo un cammino durante il quale il bambino si evolve e cresce; la seconda che il bambino che abbiamo davanti si trova ad un certo gradino di questo cammino evolutivo.
Il maestro deve sapere entrambe queste cose. Quando conosce il bambino lo amerà; quando lo conoscerà con amore, lo rispetterà per quello che è. Basato su un amore sapiente, l’agire pedagogico diventa arte.
La pedagogia Waldorf aspira a creare questo rapporto tra l’insegnante e i bambini o i giovani.
Cosi l’antropologia sta alla base del metodo e della didattica steineriana. In quest’ottica, la conoscenza dell’uomo in divenire non si limita alla sua natura visibile. Il suo essere non tangibile che abbraccia la parte intellettiva e quella spirituale, va tenuto in considerazione alla stessa stregua del suo sviluppo fisico.
Nell’età prescolastica domina l’impulso all’imitazione. Non solo le azioni visibili, ma anche i sentimenti delle persone che il bambino piccolo ha costantemente intorno a se, vengono da lui assorbiti attraverso l’imitazione fino a divenire parte integrante della sua vita e del suo modo di agire.
Le qualità morali che in questo modo accoglie in sé dall’ambiente sono determinanti per il suo avvenire. E’ noto che i bambini imitano tutto ciò che accade attorno a loro. Ognuno di noi ha osservato che, stando con gli adulti, essi ne imitano i gesti, il modo di muoversi e la mimica, dapprima in maniera del tutto inconsapevole, poi più coscientemente.
Questa tendenza all’imitazione si manifesta nel gioco, in modo particolare nei giochi di ruolo, dove vengono rivissute esperienze fatte magari sul tram, dal medico, allo zoo o in famiglia. Imitare è per il bambino altrettanto importante quanto respirare: le impressioni sensoriali vengono inspirate, l’imitazione segue come una fase di espirazione e dunque funge da importante mezzo di rielaborazione del vissuto.
Rudolf Steiner definisce i primi sette anni di vita “l’età dell’imitazione” e sottolinea che le parole che l’educatore rivolge al bambino in forma di ammonimenti, spiegazioni ed altre espressioni indirizzate all’intelletto, svolgono un ruolo del tutto secondario rispetto all’importanza di ciò che li circonda e delle azioni concrete.
Il bambino sa assorbire atteggiamenti e gesti nel senso più ampio; la mimica dell’adulto che lo rimprovera lo impressiona di più del contenuto delle sue parole, tutto quello che viene fatto davanti al bambino continua ad agire in lui. Il bimbo è tutto un organo di senso e reagisce a tutto quello che le persone che lo circondano suscitano in lui. Tutto quello che viene compiuto in presenza del bimbo, nell’organismo infantile si trasforma in spirito, anima e corpo. La salute di tutta la vita e anche le inclinazioni che un bambino potrà sviluppare, dipendono dal modo in cui la persona che gli è vicina si comporta in sua presenza.
Nel giardino d’infanzia l’attività principale dell’insegnante consiste nell’accurata preparazione dell’ambiente nel quale il bambino è collocato, ma essa è soprattutto di carattere interiore e si esplica coltivando un’attenzione calma e premurosa, che comprenda anche il giusto tono di voce ed i giusti gesti, in modo tale che il bambino possa sentirsi sicuro e libero di esprimersi. La presenza dell’insegnante come sostegno e la sua prontezza di spirito sono ciò di cui il bambino piccolo ha più bisogno. Talvolta al momento del passaggio alla scuola primaria, pur risultando pronto dal punto di vista cognitivo, egli non ha ancora sviluppato le qualità socio-affettive e le forze fisiche che lo mettano in grado di affrontare la quotidianità dell’impegno scolastico. Per permettere ad ogni bambino un armonico sviluppo, al riparo da aspettative dei genitori nonché da frustrazione ed ansia derivanti dal dover sostenere prove a cui non è ancora idoneo, il Collegio degli insegnanti può essere chiamato a valutarne la maturità scolare esprimendo parere decisionale
Possiamo sintetizzare come segue le qualità sociali che è possibile coltivare e stimolare:
• attraverso l’imitazione, nell’età prescolastica: il senso per la libertà e l’integrità altrui;
• attraverso l’autorità, nell’età della scuola dell’obbligo: il senso di sicurezza e, con esso, la capacità di collaborare democraticamente;
• attraverso un apprendimento basato sullo stretto contatto umano non autoritario con gli insegnanti, nella giovinezza: l’interesse profondo per il mondo e per le condizioni di vita dell’umanità.
4. STORIA DELL’ASILO
L’associazione pedagogica Giallo Oro, nasce come Associazione Regionale di Volontariato a Gorizia nel 1998 da un gruppo di genitori desiderosi di conoscere la pedagogia steineriana e di attivare un asilo e una scuola elementare con tale indirizzo. L’Associazione Giallo Oro ha così intrapreso un lungo cammino che l’ha vista impegnata in conferenze, corsi artistici per grandi e piccini, centri estivi e ricreativi, ma soprattutto un gruppo gioco per bambini in età prescolare e percorsi pedagogici ad indirizzo steineriano per bambini in istruzione paterna.
Il progetto della creazione di un asilo e successivamente di una scuola si è concretizzato nell’anno scolastico 2002, quando il Comune di Cormons in seguito alla politica di accentramento scolastico, ha deciso di dare in affitto all’Associazione l’ex scuola elementare “A. Manzoni” rimodernata e messa a norma, ma dismessa dall’anno scolastico 2000-2001. Nell’anno 2010 è stata costituita la Cooperativa Sociale Educare Waldorf fvg Onlus che è divenuta Ente Gestore del Giardino dell’Infanzia Giallo Oro sostituendosi all’Associazione Giallo Oro. Nello stesso anno è stata reiterata da parte della Cooperativa Educare Waldorf fvg la domanda di riconoscimento della parità per il Giardino d’infanzia; la parità è stata concessa a partire dall’anno scolastico 2010/2011. Oggi il Giardino d’Infanzia Giallo Oro rientra tra le scuole d’infanzia paritarie aderenti alla Federazione delle Scuole Steiner Waldorf in Italia
Tutte le attività della Cooperativa sono sostenute dai Soci, non solo come contributo economico, ma soprattutto attraverso la partecipazione attiva ai vari gruppi di lavoro che si occupano di tutte le necessità pratiche (produzione di giochi e materiale didattico per la scuola, manutenzione dei locali, gestione delle pulizie preparazione di oggetti per le vendite occasionali durante le feste dell’anno).
La Cooperativa vive di un organismo sociale capace di offrire ai bambini una Scuola in cui la famiglia diventa un fondamentale elemento di partecipazione e di sostegno. Questa condivisione di impegni nella gestione da parte di genitori e insegnanti fa sorgere nei bambini un profondo rispetto verso l’ambiente che li accoglie per una parte della giornata e suscita in loro l’entusiasmo e la gioia di “imparare”. Per ogni genitore vi è la possibilità di riscoprire “l’arte dell’educazione” in una continua ricerca, una sfida perenne che tende a comprendere l’universo che si cela in ogni bambino.
5. PRINCIPI EDUCATIVI
- La motivazione essenziale che sta a fondamento delle scuole steineriane è quella di poter garantire alla generazione in crescita una formazione libera, che permetta di valorizzare gli impulsi e i talenti nel modo più poliedrico possibile e un profondo dialogo con la cultura del tempo e del territorio, onde raggiungere un inserimento proficuo del singolo nella società.
- La libertà della vita culturale è un presupposto fondamentale per lo sviluppo di una vita spirituale creativa. Per questo, l’educazione e l’insegnamento hanno un ruolo caratteristico.
- Il futuro del genere umano si manifesta già nei bambini. Ogni rinnovamento che avviene nel mondo, tutto ciò che consideriamo creativo, lo dobbiamo in fondo, a delle prestazioni individuali ed al loro incremento nella società.
- Le opportunità che tuttavia un individuo ha di attingere dalle proprie sorgenti interiori dipendono dalle cure che gli sono state prodigate in gioventù da parte di educatori ed insegnanti. Compito fondamentale dell’educatore nella scuola steineriana è dunque quello di stimolare le qualità individuali, rendendole feconde per la società.
- L’educatore dovrà quindi rivolgere la propria attenzione a tutti quegli aspetti razionali ed affettivi, emotivi ed etici che concorrono alla formazione della personalità del bambino. L’insegnante avrà cura di creare le premesse per un’armonica crescita del bambino e delle sue facoltà.
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6. CONTINUITA’
La complessiva ridefinizione del sistema scolastico richiede un’attenzione alle connessioni e ai raccordi tra una coerente riorganizzazione dell’intero percorso formativo. Per questo occorre riservare specifica attenzione al raccordo tra scuola dell’infanzia ed altri contesti educativi, precedenti, collaterali e successivi, nei quali il bambino vive ed elabora le sue personali esperienze.
7. FORMAZIONE INSEGNANTI
Una scuola di questo tipo ha, come principale finalità, la formazione dell’uomo. La premessa per raggiungere lo scopo è la preparazione degli insegnanti. L’uomo può educare ed istruire soltanto quando comprende ciò che deve formare. Come il pittore può dipingere soltanto se conosce la natura e l’essenza dei colori, così l’arte dell’educazione, nella scuola steineriana, deve poggiare interamente su una conoscenza dell’essere umano.
Tale fondamento necessita di una costante formazione e ricerca da parte degli insegnanti.
Gli insegnanti forniti dei necessari titoli di studio hanno seguito corsi di formazione specifici per l’insegnamento secondo la pedagogia Steiner- Waldorf e relativo tirocinio.
Il Italia i più importanti centri di formazione hanno sede a Oriago di Mira (VE), a Milano presso la scuola di Via Clericetti, a Bologna presso la scuola “Maria Garagnani”. Esistono anche altre iniziative riconosciute dalla Federazione delle scuole Steiner-Waldorf , come ad esempio in Friuli Venezia Giulia la scuola di Sagrado (GO).
Ogni anno l’Associazione delle maestre d’Asilo in Italia “Sole Luna e Stelle”, organizza un seminario estivo della durata di una settimana. E’ un’importante momento di aggiornamento e di confronto al quale si aggiungono incontri mensili interregionali e due convegni annuali a carattere nazionale. Questi incontri allargati danno la possibilità, anche alle insegnanti che operano in realtà molto piccole di avere un confronto collegiale e di muoversi in armonia con il movimento Waldorf.
Gli Asili Steiner-Waldorf, dove operano insegnanti con una esperienza di almeno tre anni, sono in linea di massima disponibili ad accogliere tirocinanti.
8. LA STRUTTURA DELLA SCUOLA
L’insieme di bambini, genitori e insegnanti forma l’organismo scolastico. Affinché il bambino possa raggiungere una giusta formazione e preparazione è assolutamente necessario un rapporto tra scuola e famiglia.
L’incontro degli insegnanti e dei genitori poggia sulla comprensione delle diverse funzioni educative, sul rispetto reciproco e sul dialogo.
Inoltre insegnanti e genitori sono coinvolti anche nei confronti dei compiti culturali che la scuola è chiamata a svolgere nell’ambito sociale in cui opera, organizzando conferenze, dibattiti, spettacoli, feste, corsi artistici, lavori di gruppo e altro ancora.
Questa esperienza sociale, che insegnanti e genitori possono creare insieme con sempre rinnovato entusiasmo, può diventare un fattore di educazione sociale molto importante anche per i bambini stessi.
La responsabilità pedagogica
Da quanto abbiamo sin qui esposto emerge chiaramente come l’insegnante in una scuola steineriana debba potersi porre davanti al bambino in una situazione di piena libertà che gli consenta di sviluppare la propria creatività pedagogica. Egli deve essere in grado di modificare sul momento anche i programmi che egli stesso ha elaborato, se percepisce che la situazione dei bambini lo richiede. Il confronto tra l’insegnante e i genitori, attraverso incontri singoli e di gruppo, deve necessariamente fare in modo che il lavoro pedagogico risponda alla situazione e alle domande che ogni bambino porta con sé in una continua ricerca di ciò di cui ogni individuo ha bisogno.
La struttura sociale
Fu essenzialmente un impulso sociale a condurre nel 1919, alla fondazione della prima scuola Waldorf a Stoccarda. Ancora oggi, dopo quasi un secolo, lo stesso impulso sociale muove i genitori e gli amici che hanno a cuore la sorte delle scuole steineriane in tutto il mondo. Di conseguenza sono accolti i bambini di ogni ceto sociale, senza distinzioni religiose, politiche ed economiche delle famiglie. Le scuole steineriane si basano su di un’iniziativa privata senza fini di lucro.
La responsabilità della gestione finanziaria ed economica della scuola compete ai genitori stessi dei bambini, che si sono costituiti in Associazione, la quale rappresenta la scuola anche da un punto di vista giuridico.
Al Consiglio Direttivo sono date le responsabilità per gli atti relativi alla corrente gestione economica ed organizzativa della scuola.
Le scuole steineriane si trovano sempre di fronte a compiti molto difficili, ma la loro sostanza interiore le rende capaci di affrontarli con la responsabile collaborazione di tutti.
L’organizzazione della Società Cooperativa Sociale Educare Waldorf FVG
La Società Cooperativa Soicale Educare Waldorf FVG onlus vive e può svolgere la sua attività grazie al lavoro dei seguenti organi:
α) Collegio degli Insegnanti, organo di riferimento per tutte le attività pedagogiche della scuola il quale si riunisce con cadenza settimanale;
β) Assemblea dei genitori, che portano la responsabilità della parte statutaria ed economica, attraverso la loro adesione alla Cooperativa. Nell’Assemblea sono presi gli orientamenti generali e approvate le decisioni più importanti della Scuola
χ) Consiglio di Amministrazione, eletto dall’Assemblea dei genitori, che è l’organo di riferimento per tutti i compiti di tipo gestionale, giuridico e amministrativo.
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9. FINALITA’ EDUCATIVE
- Favorire lo sviluppo e l’affinamento delle capacità sensoriali in modo che diventino strumenti di conoscenza e creatività attraverso l’imitazione e l’esempio.
- Dare spazio alla vita di movimento in modo che si educhi la volontà e l’iniziativa.
- Esercitare l’abilità manuale in modo che le venga riconosciuto il valore di un’attività essenziale.
- Arricchire il patrimonio verbale del bambino in modo che risulti formativo della sua individuale personalità e della capacità di relazione.
10. CAMPI DI ESPERIENZA EDUCATIVA
a) Il corpo ed il movimento
- giochi liberi;
- giochi di ruolo;
- giochi guidati dall’insegnante;
- giochi di costruzione;
- girotondo;
- giochi in giardino;
- giochini con dita, mani, piede e parti del corpo;
- attività di manipolazione: pane, pasta, pizza, biscotti, argilla,
- cera d’api, pasta e sale;
- piccole esperienze di falegnameria: carteggiare, verniciare, incollare, ecc.
b) I discorsi e le parole
- ascoltare fiabe;
- ripetere canti, poesie, filastrocche e brevi racconti;
- raccontare proprie esperienze;
- preparare brevi teatrini per i compagni (storie già ascoltate o inventate da loro);
- conversazione e dialogo;
- interpretazione ed immedesimazione di vari personaggi nell’attività libera.
c) Lo spazio, l’ordine, la misura
- ritmo giornaliero, settimanale, stagionale;
- riconoscere e riporre ogni cosa al suo posto;
- attività con il telaio da ricamo;
- attività di tessitura;
- piccole esperienze di misurazione;
- riconoscere e confrontare semplici quantità.
d) Le cose, il tempo e la natura
- canti, poesie e filastrocche per i vari periodi stagionali;
- il girotondo;
- esperienze a contatto con la natura: seminare, piantare, annaffiare, rastrellare,…;
- • esperienze con vari materiali: macinare, impastare, costruire, cucire, modellare;
- • esperienze con piccoli animali: cani, gatti, coniglietti, pulcini, agnellini.
e) Messaggi, forme e media
- disegno con vari materiali e tecniche: colori a cera, gessetti colorati, lana cardata, semini, ecc.;
- pittura ad acquerello;
- teatrini organizzati dai bambini;
- rappresentazione di fiabe con marionette e burattini;
- drammatizzazione di storie;
- girotondi;
- canti pentatonici e diatonici;
- ascolto di melodie suonate con semplici strumenti musicali: flauto, cetra, xilofono, triangolo, ecc.
f) Il sé e l’altro
- condivisione di esperienze con i compagni;
- rispetto per l’ambiente.
11. SITUAZIONE AMBIENTALE
L’asilo steineriano “Giardino dell’Infanzia Giallo Oro” è composto da una sezione con bambini di età compresa fra i tre ed i sei anni. Nell’anno scolastico 2015-2016 sono iscritti alla data di presentazione del presente documento, 12 bambini.
Lo spazio si articola in ambienti interni ed esterni.
- INTERNI: due aule per il gioco e le attività didattiche, l’atrio per il cambio scarpe e spogliatoio, i bagni per i bambini ( compreso un bagno per disabili), la mensa, una cucina.
- ESTERNI: aiuole, orto, giardino con altalene e casetta, giochi e sabbiera.
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12. MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’
LUNEDI’: MANIPOLAZIONE E MODELLAGGIO
Obiettivi
- osservazione dello sviluppo del bambino nella sua espressione grafica
Tecnica
- fogli da disegno e cerette colorate.
E’ sempre lasciato libero e mai in qualche modo indirizzato o suggerito dall’insegnante. Attraverso questa attività il bambino ha la possibilità di estrinsecare situazioni interiori che contrassegnano le varie tappe del suo sviluppo fisico e psicologico.
Il disegno viene eseguito con mattoncini di cera colorati o con gessetti multicolori.
MARTEDI’: DISEGNO
Obiettivi
- vivere un processo di trasformazione completo partendo dalle materie prime al prodotto finito;
- sperimentazione delle caratteristiche dei diversi elementi.
Tecniche
- lavorazione della pasta per la preparazione di pane, biscotti, torte, dolci, ecc.
- lavori con cera d’api
- assemblaggio, rifinitura e costruzione di oggetti in legnoE’ un’altra attività da svolgere in gruppo: al bambino viene data della cera d’api, un pezzo di creta oppure della pasta di pane; egli, con la propria forza, da una forma e le sue mani diventano abili nel manipolare e modellare. Il bambino è impaziente di toccarla, maneggiarla, impastarla o semplicemente di giocarci.
L’insegnante lavora con i bambini facendoli partecipare a quello che lei fa: con sorpresa e gioia vedono nascere dalle sue mani l’animaletto preferito e subito iniziano ad imitarla.
Il bambino viene comunque lasciato libero di eseguire quello che preferisce e di riprodurre in modo primitivo, stimolato unicamente dall’esempio dell’insegnante.
MERCOLEDI’: EURITMIA
Obiettivi
- tramite l’imitazione, armonizzare l’essere del bambino nella sua totalità corporea e psico-spirituale.
Tecnica
- esercizi nello spazio accompagnati da filastrocche e musica.
L’Euritmia, un’arte del movimento che viene insegnata in tutte le scuole Waldorf, offre la possibilità di imparare a muoversi con gioia e stimola la fantasia nel modo migliore; è un’arte con la quale il bambino piccolo ha una forte affinità sia che la osservi da spettatore sia che la eserciti per imitazione. Attraverso l’euritmia è possibile rappresentare con l’aiuto della musica, del ritmo e della poesia, degli episodi tratti dalle fiabe, dalla stagione o altro.
L’Euritmia è una nuova arte elaborata da Rudolf Steiner:
“L’Euritmia è un’arte i cui mezzi di espressione sono ben precise forme in movimento dell’organismo umano in sé e nello spazio. Non sono però gesti mimici e neppure movimenti di danza, ma in reale linguaggio visibile o un canto visibile.”
Rudolf Steiner
GIOVEDI’: TESSITURA, RICAMO A TELAIO, PERLE
Obiettivi
- sviluppo di una certa precisione, concentrazione, attenzione e continuità
- sviluppo di manualità fine attraverso l’elemento ritmico
Tecnica
- telai in legno per la tessitura e fili di lana colorata
- telai rotondi a tamburo per il ricamo con stoffa e fili colorati
- perle di legno colorate e filo di cotone robusto
Vengono predisposte stoffe colorate su piccoli telai tondi sui quali il bambino, precedentemente motivato con una storia, ricama con fili di lana e appone delle perline di vetro colorate.
Questa attività, come quella della tessitura, sviluppa l’abilità manuale, fa riconoscere il sopra e il sotto, stimola la capacità di concentrazione, di pensiero, ecc. Per la tessitura vengono preparati telai con fili di lana (trama- ordito), dove l’elemento ritmico è ben evidente e non può essere mutato altrimenti compaiono errori o buchi. Il filo passa ora sopra ora sotto e nel giro successivo tutto si rovescia; nel procedere con questo ritmo il tessuto si forma e cresce. Tutti i lavori che i bambini eseguono, sono finalizzati alla realizzazione di oggetti (sacchettini porta lavanda, cuscinetti, borsine o cos’altro la fantasia può suggerire).
VENERDI’: ATTIVITA’ CON ACQUARELLO O LANA CARDATA
Obiettivi
- approccio con il mondo dei colori sperimentando così la qualità di ognuno di essi e la nascita di nuovi colori in una atmosfera di stupore, venerazione e gioia;
- approccio con i colori sperimentando anche attraverso l’uso del tatto un materiale caldo e morbido come la lana cardata
Tecnica
- colori ad acquarello stesi con il pennello su fogli bagnati;
- manipolazione di ciuffi di lana colorati applicati su tavolette, offrendo anche attraverso questa tecnica l’opportunità di sperimentare sfumature e forme. Per quanto concerne la pittura, non si tratta di incoraggiare il bambino a dipingere un determinato soggetto, una casa, un albero o simili; si tratta invece di far “sentire il colore” nella sua attività, gestualità e incontro con altri colori. Si usano fogli di carta bagnati, su cui il colore diffondendosi permette di percepire delle forme che possono poi essere sviluppate. Dipingere è una esperienza interiore; si offre al bambino l’opportunità di sperimentare il nascere di varie tonalità e di usarle creativamente.
TUTTI I GIORNI: GIOCO LIBERO
Obiettivi
- sviluppo della fantasia trasformando la realtà;
- esperienza della dimensione spazio-temporale;
- sviluppo della capacità di relazionarsi e socializzare con gli altri.
Tecnica
- uso di oggetti e giochi prodotti in materiali naturali e dell’arredamento presente nella sezione d’asilo
Una delle qualità più importanti che vive nel gioco infantile è la fantasia creativa. Questa deve venir protetta e coltivata perchè conferisce colore e profondità a tutto l’agire del bambino ed è ancora strettamente connessa e collegata con la sensorialità.
Nella sfera della fantasia creativa predomina l’essere interiore del bambino e il suo atteggiamento ancora un po’ sognante si mantiene intatto. Nella nostra scuola materna particolare attenzione è posta alla qualità del gioco: più essenziale è nella sua forma, più naturale è nei suoi materiali (legno, lana, ecc) maggiore è l’attivazione reale delle forze di fantasia e creatività nel bambino.
Vengono messi a disposizione del bambino: bambole di stoffa imbottite di lana, libri illustrati, mattoncini in legno, stoffa, lana, pentoline e piccoli utensili da cucina, cavalletti di legno che si possono ricoprire con stoffe per creare angoli e nascondigli, teli colorati o veli per travestirsi, recitare, ecc…
13. IL COLLEGIO DELLE MAESTRE D’ASILO
Settimanalmente si riunisce il Collegio delle maestre d’asilo: esso si compone dell’insegnante e delle assistenti/collaboratrici. A seconda delle necessità, vi partecipa anche il medico scolastico. L’obiettivo fondamentale è l’esame delle problematiche attinenti a singoli alunni oppure a situazioni che attorno a questi ruotano. In secondo luogo è importante la programmazione dell’attività didattico-educativa settimanale. Il Collegio inoltre, in conformità alle linee guida ed alle finalità cui si ispira la nostra pedagogia, ha la facoltà di valutare ed esprimere parere decisionale in materia di maturità scolare.
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14. MEDICO SCOLASTICO
La presenza del medico scolastico è fondamentale in un asilo steineriano, poiché l’osservazione minuta dello stato fisico dei bambini si integra con l’attività pedagogica delle insegnanti con cui egli ha un contatto continuo, anche al fine di fare presente la situazione degli alunni ai genitori, soprattutto laddove si possono riscontrare delle difficoltà.
15. TIROCINI E STAGE
Le maestre si rendono disponibili ad accogliere durante l’anno scolastico eventuali stagiste, tirocinanti provenienti da corsi di formazione della pedagogia Steiner-Waldorf o provenienti da altre scuole di formazione o work–experience regionali.
16. ORARIO
Ad inizio anno scolastico l’orario sarà ridotto per consentire un graduale
inserimento dopo le lunghe vacanze estive.
I^ SETTIMANA: dalle ore 8.00 alle ore 12.30 senza pranzo.
II^ SETTIMANA: dalle ore 8.00 alle ore 13.30 con pranzo.
Dalla III^ SETTIMANA: orario completo.
L’orario ridotto sarà adottato anche durante le ultime tre settimane di giugno: dalle 8.00 alle 13.00 con pranzo per permettere ai bambini un sano riposo dopo un lungo anno scolastico.
Il Giardino d’Infanzia funziona dal lunedì al venerdì, apre alle ore 8:00 e chiude alle ore 14:45. L’orario di 33,5 ore settimanali è il frutto di una specifica richiesta dei genitori ed è stato sperimentato come ottimale per i bambini di questa fascia di età.
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17. MENSA E ALIMENTAZIONE
Nella scuola è attivo un servizio mensa. I pasti sono preparati giornalmente dalla cuoca nella cucina interna alla scuola; viene proposto un menù biologico con prodotti di stagione appositamente studiato per i bambini dai tre ai sei anni con la supervisione del medico scolastico e la vidimazione delle competenti autorità della ASL di riferimento.
Il menù varia su quattro settimane e comprende la merenda di metà mattina ed il pranzo, il cui orario è alle 12,00.
Per l’A.S. scolastico 2015-2016 si riproporrà il progetto “Alimentazione e Salute” che ha dato ottimi risultati con i bambini ed è stato apprezzato dalle famiglie (vedi progetto allegato).
18. COLLOQUI E RIUNIONI
Per i genitori che desiderano parlare individualmente con l’ insegnante sono previsti incontri individuali. Le riunioni destinate a tutti i genitori sono a cadenza bimensile. Nell’ambito di tali riunioni vengono trattati temi pedagogici ed informazioni pratiche. Verrà inoltre letto, discusso e commentato il POF affinchè esso diventi “materiale vivente” e di relazione tra scuola e famiglia.
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19. FESTE
Sono previste feste in occasione dell’Autunno, del Natale, del Carnevale, di Primavera, di fine anno e per il Compleanno di ciascun bambino. Ad alcune di queste feste partecipano anche i genitori.
20. PERSONALE DOCENTE E AUSILIARIO
Il personale è composto dall’insegnante ed è coadiuvato da un’assistente che effettua interventi con il teatro di “puppenspiel” e da un’euritmista. La supervisione del lavoro didattico è affidata ad un coordinatore.
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22. PROGETTO ALIMENTAZIONE E SALUTE
Premessa
Vista la grande partecipazione dei bambini e gli ottimi risultati riscontrati dai genitori, le maestre ripropongono ancora il progetto con grande soddisfazione. I bambini imparano a riconoscere piante e semi. Lavorano con gioia la terra dell’orto (messo a disposizione del Giardino d’Infanzia) e insieme consumano i pasti allestendo un bell’ambiente che infine riordinano. I bambini mangiano seduti, sereni e ben composti dopo aver ringraziato la terra ed il sole per il cibo donato.
Obiettivo generale
Aumentare la consapevolezza del cibo e della sua provenienza, nonché l’importanza dello stesso per la salute generale, attraverso la sperimentazione con i bambini di tutto il processo alimentare: dalla produzione al consumo dell’alimento.
Descrizione
I bambini sono sempre più estranei ai processi vitali ed in particolare a tutto il processo alimentare. Il progetto si concentrerà sui prodotti vegetali destinati al consumo alimentare e prenderà in considerazione l’intero ciclo: dalla semina alla raccolta degli ortaggi e cerali, alla loro trasformazione sino al consumo.
Destinatari del progetto
Tutti i bambini iscritti al Giardino d’Infanzia iscritti nel triennio 2016/19.
Personale coinvolto
Stroili Carla : Maestra del Giardino d’Infanzia;
Giacovani Liliana: Assistente;
Sig. Minisini Achille responsabile dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica del FVG (senza contatto diretto con i bambini) in veste di consulente per i lavori di orticoltura.
Menzolini Paola: Coordinatrice e Responsabile del progetto.
Tempi di realizzazione
Da Settembre a Giugno di ogni anno
Fasi del progetto:
- Lavori di Orticultura: semina, annaffiatura, raccolto.
- Lavoro di cucina: lavare l’insalata, macinare i cereali, panificazione, torte.
- Il pasto insieme: preparazione dell’aula e pasto.
- Lavori di riordino e pulizia: pulizia dei tavoli e riordino tovagliette.
Descrizione dettagliata delle attività per ogni fase
Orticoltura
I lavori di orticultura saranno effettuati nelle aiuole messe a disposizione nel giardino (lato est) in base alla stagione e comprenderanno la pulizia del terreno dalle erbacce, la semina di piante aromatiche, di lattuga, di radicchio, lamponi e ribes, l’annaffiatura e la cura delle piante nel corso della fase vegetativa, la raccolta dei frutti. L’uso di attrezzi è esclusivamente riservato all’insegnante ed all’assistente, i bambini procederanno all’estirpazione delle erbacce, all’interraggio delle piantine ed alla raccolta manuali, nonché all’utilizzo di piccoli annaffiatoi.
Cucina
Dopo la raccolta delle verdure ed erbe dell’orto avviene la preparazione per il consumo (mondatura e lavaggio). Viene macinato due volte la settimana il cereale per la panificazione (grano, miglio e altri cereali) in questo caso acquistato all’uopo.
Il processo di panificazione viene effettuato ogni lunedì (impastatura di farina, acqua e lievito) il pane lievitato viene dato poi alla cuoca che si occupa della cottura. In periodi di festa la panificazione subisce delle variazioni (Pandolce a biscotti a Natale e Pasqua).
Il Pasto
Il momento dei pasti, all’interno del progetto ricopre un ruolo particolarmente significativo e viene rivalutato come momento educativo non solo dal punto di vista sociale, ma anche salutistico.
Dopo aver lavato le mani, viene preparata con cura la tavola. Questo momento di vita pratica riassume in sé la possibilità di fare molte esperienze altamente educative.
Stendere una grande tovaglia assieme ad altri bambini, distribuire ad ognuno la tovaglietta personale, portare con gentilezza bicchieri e posate, versare l’acqua dalle brocche, piegare, riporre, considerare che tutti abbiano il necessario … e molto altro ancora! Le maestre fanno tutto ciò ed i bambini, imitandole, le seguono con molto interesse e soprattutto con tanta voglia di collaborare, rendersi utili e soddisfare quindi le esigenze di tutti i “commensali”.
Si è scelto già da qualche anno di consumare i pasti in una delle due stanze dell’asilo, con apposita predisposizione di tavoli e sedie. L’ambiente quindi accoglie solo i bambini dell’asilo e le loro maestre, evitando così i locali della scuola adibiti a mensa che risultano all’ora di pranzo troppo rumorosi e dispersivi considerata l’età dei bambini in questione.
Poter mangiare in un ambiente silenzioso dove poter assaporare e gustare i cibi, poter parlare senza dover alzare troppo il tono della voce, poter ascoltare senza far fatica, poter scambiare opinioni su ciò che un momento così fortemente educativo promuove, è davvero una grande ricchezza ed opportunità. E lo è sia dal punto di vista igienico e della salute, come dal punto di vista affettivo-relazionale.
Conoscere il cibo che si mangia, imparare ad assaporarlo, usare le posate correttamente stando seduti comodi e composti, confrontare i gusti personali assaggiando anche ciò che non si conosce, ricordare esperienze personali che ricordano momenti familiari, … e tanto altro ancora viene realizzato concretamente in questo progetto di alimentazione e salute.
Lavori di riordino
Le pulizie del locale dove è stato consumato il pasto, il riordino dei tavoli e delle tovagliette, il lavaggio dei denti terminano il ciclo.
Sistema di controllo e comunicazione
Con cadenza mensile la maestra riferirà verbalmente alla coordinatrice nel corso del Collegio Insegnanti, in merito all’andamento del progetto e verranno prese in esame le eventuali problematiche riscontrate e predisposte eventuali migliorie.
Verrà data comunicazione del progetto ai genitori dei bambini nel corso della prima riunione di ogni anno scolastico.
Alla fine di ciascun anno scolastico la maestra relazionerà per iscritto relativamente all’andamento generale, al raggiungimento degli obiettivi preposti e sottoporrà la relazione alla coordinatrice.
SOMMARIO
22. PROGRAMMA ANNUALE ATTIVITA’
DEL GIARDINO D’INFANZIA “GIALLO ORO”
Il primo periodo dell’anno è dedicato a formare il gruppo dei bambini con i vari inserimenti; dando spazio a tanto gioco libero ed organizzato che permette alle maestre di osservali e di conoscerli.
Iniziando poi gradualmente ad introdurre le varie attività legate al ritmo stagionale.
In Autunno, stagione legata al tema della trasformazione, la prima attività che viene introdotta è la macinatura dei cereali che ci da le farine che utilizzeremo nel corso dell’anno, la classificazione e l’essicazione di erbe aromatiche che utilizzeremo per fare il “sale alle erbe”.
Seguiranno altre attività di cucina come la preparazione di succhi d’uva e marmellate.
Con l’inizio dell’Avvento le attività diventano più numerose e varie; si preparano i doni per le festività ed un’attenzione particolare viene rivolta alla decorazione degli ambienti.
Lavoriamo con molti materiali: cartoncino, carte veline, lana cardata che dipingiamo e trasformiamo in quadri ed oggetti, cera d’api, …
Continuiamo le attività di cucina preparando il sale alle erbe aromatiche ed i biscotti che i bambini porteranno a casa per Natale.
L’Avvento è anche tempo della semina, che ci porta nell’orto dove seminiamo con la fiduciosa attesa del contadino.
Con l’arrivo della Primavera il giardino e l’orto richiamano la nostra attenzione; ci dedichiamo all’osservazione della terra e di ciò che abbiamo seminato. Ci prepariamo per i piccoli lavori di giardinaggio, pulizia e sistemazione delle aiuole ed annaffiatura.
In primavera, stagione della raccolta, raccogliamo il sambuco che trasformeremo in un buon sciroppo ed i fiori che abbelliranno il nostro asilo.
Inizia anche il tempo delle passeggiate nei dintorni del paese che ci ospita. Visitiamo le fattorie.
A fine anno trascorriamo tanto tempo in giardino giocando e gustando i buoni frutti dell’orto come i ribes e i lamponi, sperando di raccogliere come sempre anche le carotine!
Durante tutto l’anno abbiamo le attività giornaliere che consistono nella panificazione, il disegno, il modellaggio con la cera d’api, la pittura (con la lana cardata o ad acquerello),l’Euritmia, piccoli lavori artigianali realizzati con materiali naturali: carta, carta velina, lana cardata ed in gomitoli, pigne pezzetti di legno, foglie d’autunno, rafia, cartoncino, ecc. ….
I lavori di ricamo e telaio, che necessitano di maggior attenzione e concentrazione, li inseriamo a seconda dell’età del gruppo dei bambini, in brevi momenti durante l’Avvento, a Carnevale e a Primavera.
SOMMARIO
Cormons, 14 gennaio 2016
Docente
Carla Stroili
Coordinatrice della attività didattica
dott.ssa Paola Menzolini
23. AGGIORNAMENTO DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA – A. S. 2016/2017
Durante l’anno scolastico 2016/2017 verranno attivati i seguenti progetti:
- “Un territorio, tante lingue” : insegnamento delle lingue e delle culture delle minoranze linguistiche storiche (sloveno) in collaborazione con un insegnante madrelingua con il Contributo della Regione Friuli Venezia Giulia – Servizio Istruzione e Politiche Giovanili – Bando per il finanziamento delle attività didattiche relative all’insegnamento delle lingue e culture delle minoranze linguistiche storiche – A.S. 2016/2017
- “Le parole gentili”: Insegnamento delle lingue comunitarie (inglese e tedesco) in collaborazione con insegnanti madrelingua con il Contributo della Regione Friuli Venezia Giulia – Servizio Istruzione e Politiche Giovanili – Bando per il finanziamento di progetti per l’arricchimento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche/POF– A.S. 2016/2017
SOMMARIO
Docente
Carla Stroili
Coordinatrice dell’attività didattica
Sabina Fagotto
Scarica il Piano Triennale dell’offerta formativa 2016-2019 in PDF