La pedagogia steineriana si basa su una conoscenza profonda dell’essere umano, del bambino nel suo divenire. Tiene conto delle “esigenze speciali” di ciascun periodo della vita e tutto il processo educativo si svolge in accordo con la trasformazione dello scolaro, da bambino a ragazzo. La nostra scuola ne accompagna la crescita, avendo cura di risvegliare tutti gli aspetti dell’individualità e le possibilità che essa racchiude. L’insegnamento intende rivolgersi al bambino nella sua totalità ed educare al tempo stesso il pensiero, la sfera emotiva e gli aspetti legati alla volontà e allo spirito d’iniziativa.
I primi otto anni di scuola costituiscono un ciclo unico e il maestro, responsabile della classe e degli insegnamenti principali, segue lo stesso gruppo di bambini per la sua intera durata. In quest’opera è affiancato da altri insegnanti di discipline specifiche, quali le lingue straniere, la musica e l’euritmia.
La classe forma un organismo molto importante, dove bambini di diversi temperamenti e capacità condividono le esperienze quotidiane, in un’atmosfera di apprendimento serena, non competitiva, dove è possibile imparare senza ansia, con gioia e curiosità, con il piacere della scoperta.
Nella nostra scuola non esistono voti, ma un’attenta valutazione accompagna il bambino nel suo percorso, individuandone di volta in volta i punti di forza e gli ostacoli da superare, in modo da infondere in lui coraggio, fiducia e autostima.
Nella Scuola Waldorf gli insegnanti di classe portano avanti uno stesso gruppo di allievi per otto anni. Alcune materie vengono trattate nelle prime due ore della giornata come insegnamento principale, alternandole per “epoche” della durata di alcune settimane.
Ne consegue che gli insegnanti di classe, svolgono un ruolo di grande importanza, perché lavorano giornalmente, nelle stesse ore, con gli stessi allievi, cosicché, fra loro ed i bambini si sviluppa uno speciale rapporto di fiducia.
Da ciò deriva all’insegnante di classe, in modo naturale, quella particolare autorità che sola può generare il clima di disponibilità ed attenzione necessario per i processi di apprendimento.
L’autorità dell’insegnante è parte della concezione pedagogica Waldorf. Essa non deve essere scambiata con un anacronistico sistema autoritario, nel quale forme di insegnamento accentrate nell’insegnante vengano imposte con l’applicazione di metodi disciplinari.
Si tratta in realtà dell’applicazione di un concetto d’insegnamento orientato, anziché sul materiale didattico, sulla presenza attiva dell’insegnante come “persona”. l’insegnante nella Scuola Waldorf scende, come persona, fra i bambini che gli sono stati affidati per l’insegnamento; li ascolta, indaga e chiede, se necessario, traccia dei confini in base ai quali si possano orientare; in breve, li educa.
In pedagogia abbiamo tre possibilità per motivare i bambini ad imparare: la paura, l’ambizione e l’amore. Nella pedagogia Waldorf si rinuncia alla prime due possibilità e si cerca invece di sviluppare nei bambini l’amore per quello che viene insegnato. I bambini devono interessarsi alla materia ed alla scuola per amore e non perché spinti dai voti o da riconoscimenti individuali.
Una buona ora di lezione è un’opera d’arte. La capacità di entusiasmarsi e di amare lo studio accompagneranno gli scolari per tutta la vita. Come si può raggiungere questo risultato?
Una lezione non può semplicemente essere “tenuta”, essa viene “creata” dall’interazione di insegnanti e allievi. Imparare “attraverso mani, cuore, testa” è uno dei principi della pedagogia Waldorf.
La vita scolastica è ricca di momenti artistici (pittura, modellaggio, musica, recitazione, euritmia), di attività manuali (lavoro a maglia, cucito, falegnameria, giardinaggio e orticoltura) che, accanto a materie quali la lingua italiana e l’aritmetica, contribuiscono alla formazione del bambino nella sua interezza.