La falegnameria è una materia che di norma viene svolta a partire dalla VI classe, come naturale prosecuzione del lavoro manuale portato nelle classi precedenti attraverso la cera e l’argilla. Il legno è materiale vivo e da costruzione per eccellenza, il primo che l’Uomo abbia conosciuto nell’evoluzione.
Il programma prevede un richiamo alla botanica – materia affrontata ampiamente in classe V – partendo dall’osservazione dell’albero radicato: un albero impiega un lunghissimo tempo per crescere. Un albero va abbattuto, sramato e depositato in un luogo asciutto per potersi essicare. Solo dopo molti mesi un tronco è pronto per le prime lavorazioni di sgrezzatura e taglio grossolano.
La consapevolezza di questo processo di trasformazione che l’Uomo attua nei confronti degli alberi è un punto di partenza importantissimo per porre il ragazzo di fronte al proprio lavoro con la dovuta cura, per poter rendere merito a questo materiale apparentemente “povero” di cui la Terra dispone apparentemente con disponibilità inesauribile.
Nelle lezioni pratiche di falegnameria si passa attraverso l’esercitazione delle tecniche di base, in modo da poter far sviluppare gradualmente all’allievo abilità manuali che per la prima volta richiedono l’uso di attrezzi: il modellaggio delle classi precedenti si era svolto esclusivamente con i palmi e le dita delle mani. Queste competenze hanno inoltre la valenza di risvegliare la coscienza: il maneggiare strumenti spesso molto affilati richiede di sviluppare una sensibilità verso se stessi e verso gli altri in modo di non causare danni e ciò è possibile unicamente con una presenza e percezione attiva dei ragazzi.
Questa materia ha nella forma e nella percezione della tridimensionalità i propri fondamenti, contribuendo a formare e approfondire nel ragazzo la propria interiorità attraverso la formazione di un’immagine del lavoro finito, essendo il legno un materiale al quale si può solo togliere materia e non aggiungerne se non grazie all’assemblaggio. Motivo fondante è inoltre quello di aggiungere alla funzionalità degli oggetti creati, un personale apporto artistico – rendere bello ciò che di per sè funziona bene.
Il percorso di falegnameria è molto fecondo anche rispetto all’intersezione con varie materie che vengono approfondite a partire dalla VI classe: matematica, geometria, fisica, acustica vengono continuamente richiamate per l’esecuzione dei vari progetti.